Ignazio Benedetto Buffa

 

 

"Che dovrò io dirti, Lettore cortese, di queste poesie, che ti presento, di Ignazio Buffa ? Schiettamente io ti dirò, che se non dessi per avventura ogni poetico pregio a certa amplitudine, e magnificenza restringere (...); se tra sifatti limiti, io dicea, non vuolsi chiudere tutto il bello poetico, ma di onorevol posto eziandio liberali essere a un cotal estro spontaneo sparso felicemente su d'ogni maniera argomenti, ad una lusinghiera, ed elegante semplicità, ad un modesto candore io sento di confidare che il Buffa in questa parte abbia a riuscirsi di poetiche bellezze per facile vena largo, ed accetto". Così il figlio Tommaso, sia pure sommariamente, introduceva e giudicava l'opera del padre nel volume "Poesia di Ignazio Buffa, ovadano e saggi diversi" (Bologna, 1788). Caratteristiche della sua poesia sarebbero dunque la varietà degli argomenti, l'eleganza non ridondante dei versi, la semplicità.
La vita di Ignazio Buffa sembra, con la povertà degli avvenimenti, dar corpo a queste caratteristiche. Buffa nacque ad Ovada da nobile famiglia (ve ne sono memorie a partire dal XV sec.) il 21 marzo 1737, da Giovanni Francesco e Maria Cattarina...
(Stralcio della ricerca di Antonella Ferraris, L'Arcadia in Ovada: Ignazio B. Buffa e l'Accademia Urbense, URBS, Anno I n.2 aprile 1988, pag. 46).

Antonella Ferraris, L'Arcadia in Ovada: Ignazio B. Buffa e l'Accademia Urbense, URBS, Anno I n.2 aprile 1988, pp. 46-49 (4 pp. in pdf 1,13 MB)

Alessandro Laguzzi, Un'accademia letteraria ad Ovada nella seconda metà del sec. XVIII, URBS, Anno V n.1-2 mar-giu. 1992, pp. 4-14 (11 pp. in pdf 2,75 MB)

Carlo Prosperi, Ignazio Benedetto Buffa: un arcade in riva all’Orba, in Alessandro Laguzzi e Edilio Riccardini (a cura di), Atti del Convegno “Studi di storia Ovadese”, Memorie dell'Accademia Urbense (nuova serie) n. 53, Ovada 2005, pp. 242-303 (62 pp. in pdf alta qualità 0,65 MB)