Ubaldo Arata

«Arata era un uomo assolutamente eccezionale. Abbiamo fatto "Roma città aperta" in condizioni che un altro operatore si sarebbe rifiutato di girare»
( Roberto Rossellini )

Sebbene di volta in volta ricorrano voci di crisi il cinema continua ad essere uno dei divertimenti preferiti, eppure, nonostante la sua attualità i suoi esordi sembrano ormai relegati in un passato mitico. A questo passato quasi leggendario appartiene anche un ovadese: Ubaldo Arata. (...)
Ubaldo Arata, figlio di Marco e di Concetta Aprile, era nato in Ovada il 23 marzo 1895. I genitori, camerieri del ministro guardasigilli Giacomo Costa, dovettero affrontare non pochi sacrifici per mantenerlo agli studi. Ubaldo, come abbiamo visto aspirava invece a diventare operatore cinematografico e ci riuscì grazie a Roberto Roberti Leone che lo mise subito alla prova dietro la macchina da presa. Per il Nostro fu l'inizio di una lunga avventura che lo avrebbe portato a partecipare alle tappe più significative del cinema nazionale, dall'epoca del muto alla «rinascita sonora», fino agli esordi del neorealismo che doveva riportare all'attenzione internazionale la cinematografia italiana del dopoguerra. Girò oltre centocinquanta films di cui almeno sessanta in veste di operatore primario o direttore della fotografia, mansioni che nel cinema delle origini erano affidate alla stessa persona...
(Stralcio della ricerca di Paolo Bavazzano, Da "Cabiria" a "Roma città aperta", un ovadese nel mondo del cinema, URBS gennaio 1987 numero unico, pag. 12).

Paolo Bavazzano, Da "Cabiria" a "Roma Città aperta", un ovadese nel mondo del cinema, URBS, gennaio 1987 numero unico, pp. 12-13 (2 pp. in pdf 0,68 MB)

Paolo Bavazzano, Dai fasti di Cinecittà alla nascita del neorealismo; un ovadese nel mondo del cinema, URBS, aprile 1987 numero unico, pp. 22-24 (3 pp. in pdf 0,91 MB)

Le due ricerche riunite in un unico file pdf in qualità di stampa superiore (9 pp. in pdf 1,41 MB)

Nuccio Lodato, Ubaldo Arata: due centenari e due cinquantenari, URBS, Anno XI n.2 giugno 1996, pp. 91-99 (9 pp. in pdf 2,51 MB)

Paolo Bavazzano, Quell'estate a Cremolino con Orson Welles, URBS, Anno XVIII n.2-3 giugno-settembre 2005, pp. 119-122 (4 pp. in pdf 0,85 MB)

Ivo Gaggero, Cinema italiano anni ‘20: la crisi, il regime, il genovese Stefano Pittaluga e l’ovadese Ubaldo Arata, URBS, Anno XXIV n.2 giugno 2011, pp. 112-123 (11 pp. in pdf alta qualità 0,77 MB)

Ivo Gaggero, Cinema italiano anni ‘30: il sonoro, il regime, la Cines, l’intellettuale Emilio Cecchi e l’ovadese Ubaldo Arata, URBS, Anno XXV, (a puntate): n.1 marzo 2012, pp. 72-79; n.2 giugno 2012, pp. 159-164; n.4 dicembre 2012, pp. 304-305 (18 pp. in pdf alta qualità 0,86 MB)