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il libro in formato pdf (48,1 Mb)
Si dice che il tempo passa e non torna più. Vero, ma qualcosa
resta. Restano le immagini, i ricordi, e le emozioni che le immagini
e i ricordi, a volte, ci fanno rivivere.
Era ieri, il 1998. La Pallavolo Ovada ha fatto i 20 anni. E' passato
un attimo, e siamo a 30!
Ed ecco un altro libro, o meglio un album di immagini, di ricordi
e, speriamo, di emozioni. "Un altro libro?" - dirà
qualcuno. Sì, un altro libro. Sappiamo di non essere originali
ma, per i 30 anni, è la prima cosa che ci è venuta in
mente. Poi per fortuna abbiamo fatto anche altro: a luglio la mostra,
a settembre la festa al Geirino, la lotteria e altro ancora. Lo avevamo
promesso e adesso ci tocca. Il libro deve uscire prima che finisca
questo 2008 che ha segnato un altro traguardo importante per la nostra
società. Così qualche settimana fa ci siamo ancora ritrovati
per passare dalla semplice idea al concreto, dal dire al fare. Primo
dilemma: da dove partire. Un appiglio già l'avevamo, il libro
di Diego Sciutto "I vent'anni della Pallavolo Ovada". Sì,
ma poi? "Perché non partiamo dalla mostra" - suggerì
qualcuno. Ed ecco che immagine dopo immagine questo album dei ricordi
ha preso forma, un susseguirsi di flash, di istanti fermi nel tempo,
di emozioni, per ricordare, prima che la polvere del tempo si depositi
sulla memoria privandoci anche di quest'ultimo piacere, e per fissare
qualche punto fermo, prima che il passato ci freghi. Impossibile mettere
dentro tutto, ricordare tutto, citare centinaia di nomi e di episodi.
Abbiamo preferito lasciare questo compito, in buona parte, alle immagini,
anche queste sicuramente incomplete, ma che sono già qualcosa.
Coloro che avranno la voglia e la benevolenza di farle passare, da
soli o in compagnia, ad una ad una come i fogli di un calendario da
sfogliare giorno dopo giorno, potranno costruire il proprio libro
soffermandosi su quelle che più li aggradano e che rimuovono
dal proprio passato immagini ed emozioni. Certamente si poteva fare
di più, e meglio. Questo è quanto siamo riusciti a fare,
non ce ne vogliano coloro che rimarranno delusi o che, magari, non
si ritrovano a rivivere la seppur minima emozione. L'unica cosa che
possiamo fare è chiedere loro scusa e, come dice sempre un
noto personaggio, che è anche un carissimo amico, ... alla
prossima.
Roby
Pola, Giorgio Badino, Mauro Ferro, Alessandro Barisone e Federico
Vignolo