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Memorie dell'Accademia Urbense


Filippo Piana, Breve storia dell'associazionismo sportivo e del gioco del calcio in Ovada, Memorie dell'Accademia Urbense (nuova serie) n. 81, Ovada 2008, 46 pp
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Dal libro a pag. 8:

[...] Sino a fine Ottocento le attività sportive agonistiche in Ovada erano limitate all’ organizzazione di gare di pallone in corrispondenza di ricorrenze religiose ed in particolare delle feste patronali di San Giacinto prima e di San Paolo della Croce dopo la sua proclamazione a santo patrono della città. Le gare erano organizzate da comitati di commercianti e autorevoli cittadini che si costituivano per l’occasione e che, in funzione dei fondi che riuscivano a raccogliere e dei conseguenti premi e ingaggi che potevano garantire, raccoglievano squadre più o meno rinomate di giocatori. Dal 1890 le gare si disputarono con una certa regolarità in Piazza Garibaldi ( il Piasu ), anche se le regole del gioco erano stabilite di volta in volta e solo alla fine del secolo il tamburello prese decisamente il sopravvento sulle altre forme di gioco del pallone.
Oltre al gioco del pallone, le feste patronali erano occasione per altre manifestazioni: così le cronache ci tramandano che nel giorno di San Giacinto del 1894 si svolsero ad Ovada, davanti ad un enorme pubblico, grandi gare di tiro al piccione, con la vittoria di tale Malfettani con 32 centri su 32, cui andarono 900 lire di premio più il gonfalone, davanti a Calari con 31 centri su 32, cui toccarono 500 lire e medaglia d’oro. Consideriamo che una lira del 1894 equivaleva a circa 5 euro di oggi.
Due anni prima, nel 1892, durante la festa patronale di San Giacinto lo stesso successo di pubblico era stato riscosso da “grandi corse nel sacco e corse su asini”.
Nel settembre del 1895 un famoso schermidore genovese, Angiolino Papa organizzò ad Ovada una Accademia di scherma che ebbe una notevole partecipazione.
Il contesto di profonde innovazioni nel campo delle comunicazioni tra Ovada e i paesi e le città limitrofe, nonché l’entusiasmo per le nuove tecnologie ed i nuovi sport che si stavano sviluppando alla fine dell’ Ottocento fecero sì che anche ad Ovada l’interesse per lo sport della bicicletta crescesse notevolmente e parecchi appassionati si spostassero a seguire le gare nelle cittadine limitrofe. L’organizzazione di una società sportiva ad Ovada restò però a lungo solo argomento da caffè. Nel 1895 il marchese Cusani organizzò la prima gara ciclistica ovadese, con percorso Ovada – Predosa – Iride – Ovada ed i partecipanti divisi in due categorie: dilettanti e “ciclisti che non avevano mai gareggiato prima”.
Nel 1896 Giulio Bardazza, ciclista dilettante, aprì in Ovada un noleggio di biciclette e finalmente, il 16 gennaio 1897 al Caffe della Grotta fu fondata la prima società sportiva ovadese: il Veloce Club Ovada, con Giulio Bardazza presidente, Luigi Cestino vicepresidente, Biagio Torrielli cassiere, Giovanni Mongiardini economo e L.A. Inverardi segretario.[...]