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Dal libro a pag. 8:
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Sino a fine Ottocento le attività sportive agonistiche in Ovada
erano limitate all’ organizzazione di gare di pallone in corrispondenza
di ricorrenze religiose ed in particolare delle feste patronali di
San Giacinto prima e di San Paolo della Croce dopo la sua proclamazione
a santo patrono della città. Le gare erano organizzate da comitati
di commercianti e autorevoli cittadini che si costituivano per l’occasione
e che, in funzione dei fondi che riuscivano a raccogliere e dei conseguenti
premi e ingaggi che potevano garantire, raccoglievano squadre più
o meno rinomate di giocatori. Dal 1890 le gare si disputarono con
una certa regolarità in Piazza Garibaldi ( il Piasu ), anche
se le regole del gioco erano stabilite di volta in volta e solo alla
fine del secolo il tamburello prese decisamente il sopravvento sulle
altre forme di gioco del pallone.
Oltre al gioco del pallone, le feste patronali erano occasione per
altre manifestazioni: così le cronache ci tramandano che nel
giorno di San Giacinto del 1894 si svolsero ad Ovada, davanti ad un
enorme pubblico, grandi gare di tiro al piccione, con la vittoria
di tale Malfettani con 32 centri su 32, cui andarono 900 lire di premio
più il gonfalone, davanti a Calari con 31 centri su 32, cui
toccarono 500 lire e medaglia d’oro. Consideriamo che una lira
del 1894 equivaleva a circa 5 euro di oggi.
Due anni prima, nel 1892, durante la festa patronale di San Giacinto
lo stesso successo di pubblico era stato riscosso da “grandi
corse nel sacco e corse su asini”.
Nel settembre del 1895 un famoso schermidore genovese, Angiolino Papa
organizzò ad Ovada una Accademia di scherma che ebbe una notevole
partecipazione.
Il contesto di profonde innovazioni nel campo delle comunicazioni
tra Ovada e i paesi e le città limitrofe, nonché l’entusiasmo
per le nuove tecnologie ed i nuovi sport che si stavano sviluppando
alla fine dell’ Ottocento fecero sì che anche ad Ovada
l’interesse per lo sport della bicicletta crescesse notevolmente
e parecchi appassionati si spostassero a seguire le gare nelle cittadine
limitrofe. L’organizzazione di una società sportiva ad
Ovada restò però a lungo solo argomento da caffè.
Nel 1895 il marchese Cusani organizzò la prima gara ciclistica
ovadese, con percorso Ovada – Predosa – Iride –
Ovada ed i partecipanti divisi in due categorie: dilettanti e “ciclisti
che non avevano mai gareggiato prima”.
Nel 1896 Giulio Bardazza, ciclista dilettante, aprì in Ovada
un noleggio di biciclette e finalmente, il 16 gennaio 1897 al Caffe
della Grotta fu fondata la prima società sportiva ovadese:
il Veloce Club Ovada, con Giulio Bardazza presidente, Luigi Cestino
vicepresidente, Biagio Torrielli cassiere, Giovanni Mongiardini economo
e L.A. Inverardi segretario.[...]