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Dalla
presentazione:
L’Accademia
Urbense accoglie con piacere nella propria collana il volume fotografico
che celebra i vententicinque anni di attività del Centro
Amicizia Anziani.
E' un nuovo tassello che si aggiunge al complesso mosaico che rappresenta
la vita cittadina ovadese, ricca di soggetti costituenti la fitta
trama di relazioni che formano l’articolato contesto nel quale
agisce ognuno di noi.
I Romani dicevano che la vecchiaia è una malattia. Oggi grazie
alle migliorate condizioni sociali e alle cure mediche, l’età
media si è molto allungata, ma le pastiglie che nella canzone
di Carosone sono la panacea universale e ci aiutano a ridurre la pressione
arteriosa, il colesterolo ed il tasso glicemico, sono impotenti a
fronteggiare la grande malattia della vecchiaia: la solitudine.
Per combattere questo morbo che mina lo spirito è nato il Centro
Amicizia Anziani: iniziativa di Don Rino al quale hanno dato
manforte un gruppo di volontari che attorno a lui si raccoglievano.
Scomparso tragicamente Don Rino, l’onere maggiore è ricaduto
sulle signore Mary Chiarini e Tea Caviglione coadiuvate da Don Giorgio
Santi e da un gruppo di volontari assai attivi, le cui attività
sono in parte illustrate nel volume.
A loro, credo vada rivolto il più sentito grazie da tutta la
comunità ovadese.
Così come dobbiamo essere grati a Grazia De Primi che con il
suo scritto ha accompagnato il percorso fatto di immagini che ci parla
di questa bella realtà cittadina.
Il Presidente dell'Accademia Urbense
Ing. Alessandro Laguzzi