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La
pubblicazione degli atti che il notaio Giacomo di Santa Savina ha
rogato in Ovada sul finire del secolo XIII, costituisce, dopo quella
degli Statuti del 1327, anch 'essa patrocinata dalla nostra Amministrazione,
un ulteriore contributo alla riscopertae alla valorizzazione della
storia della nostra Comunità.
I documenti, che tornano così alla luce, ci presentano, nel
loro complesso, un vivace spaccato della società Ovadese impegnata
nel tentativo di emanciparsi, ed offrono molteplici spunti per analisi
ed approfondimenti assai interessanti e forieri di ulteriori conoscenze.
In particolare, tanto per fare un esempio, il cospicuo numero di atti
di prestito in denaro o generi di consumo testimonierebbe, a mio avviso,
la condizione non propriamente agiata in cui erano costretti a vivere
gran parte dei nostri concittadini di alcuni secoli fa'. Una situazione
di cronico indebitamento verso il padrone o i suoi fiduciari, che
ancora in essere all'inizio di questo secolo, già allora sembra
legare in modo continuativo il lavoratore alfondo agricolo, limitando
le sue possibilità di scelta autonoma.
Tra i non molti atti di scambio di immobili, per lo più tra
nobili, si notano poi presenze interessanti in zone ora completamente
disabitate ed abbandonate, sulla direttrice Ovada-Genova attraverso
la Valle Stura ed anche attraverso la Colma e le Capanne di Marcarolo.
Lasciamo comunque al singolo lettore il piacere di personali scoperte
e giudizi, ringraziando l'Accademia Urbense, i suoi ricercatoried
i molti altri che, come in questo caso, in occasione del Millenario
della nostra città, hanno compiuto e stanno compiendo un notevole
sforzo per illustrarne le origini e le tradizioni, reperendo atti
e documenti di inestimabile valore, ai più sconosciuti e per
i più non raggiungibili.
Il mettere questi documenti a disposizione di tutti, mediante la loro
pubblicazione, è forse il risultato più tangibile e
più duraturo nel tempo
delle celebrazioni del Millenario.
Mi auguro quindi che il volume, così interessante per gli studiosi
della storia, sia accolto con particolare favore dagli Ovadesi e consenta
loro di approfondire ulteriormente la conoscenza della Comunità
cui appartengono.
Ovada, 1991
Il Sindaco
Franco Caneva