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NOTA:
Questa edizione digitale in formato pdf è stata rielaborata
e, anche se completa, differisce nel numero delle pagine da quella
cartacea stampata nel 1997 (versione cartacea: pp. XXVIII + 164).
Dalla
Presentazione:
L’Amministrazione Comunale, in occasione del centesimo anniversario
della scomparsa, rende omaggio a Giacomo Costa, ovadese di adozione,
ma profondamente legato alla nostra città; egli partecipò
alla vita comunale e soggiornò a palazzo Pesci-Maineri, di
fronte alla Parrocchia dell’ Assunta, ove vennero solennemente
celebrate le esequie.
La tomba di famiglia ne conserva le spoglie nel cimitero cittadino,
ma la sua figura rimase viva nel tessuto socio-culturale attraverso
la presenza delle figlie, in particolare di Rosetta Costa, intelligente
e versatile animatrice di un salotto-laboratorio culturale presso
il quale si riunivano i giovani artisti ovadesi per trarne incoraggiamento,
ispirazione, idee e confronti con esponenti della cultura nazionale
ed internazionale.
La commemorazione di Giacomo Costa non può e non deve restare
un momento solamente celebrativo; gli studi effettuati a cura dell’
Accademia Urbense e la mostra “Il salotto di casa Costa”
recante disegni e dipinti di Franco Resecco e documenti tratti dall’Archivio
Piola.
L’ampiezza di studio e di pensiero in campo giuridico possono
meglio essere valutati da esperti del settore; emergono all’
attenzione di tutti l’integrità, le doti di equilibrio,
la capacità di approfondire e sviscerare problemi di grande
interesse e l’elaborazione di principi tuttora attuali nelle
linee essenziali quali il ruolo e l’indipendenza della Magistratura
(per la quale è indispensabile godere della fiducia del paese
perché possa compiere la sua missione), il coordinamento delle
forze di polizia, la riforma del sistema carcerario, il rispetto dei
principi presenti nel diritto delle genti che si impongono ad ogni
legge positiva. Alcune osservazioni rivelano l’arguzia del saggio
di fronte alla difficoltà di conciliare obiettivi di grande
ampiezza con le ristrettezze del bilancio ed i tempi reali, così
come l’istituto della grazia non sempre concilia con le marcate
affermazioni della giusta pena.
Approfondire questi temi costituisce un valido aggiornamento per la
vita politica e civile, l’impegno e la forza d’animo per
la realizzazione degli obiettivi prefissati danno la dimensione completa
di un uomo che già maturo negli anni e malato, non esitava
a scrivere “la forza per fare ciò che devo la trovo sempre”.
Dott.
Vincenzo Robbiano - Sindaco di Ovada
Prof.ssa Luciana Repetto - Assessore alla Cultura