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Memorie dell'Accademia Urbense


Romeo Pavoni, Emilio Podestà, La Valle dell'Orba dalle origini alla nascita degli Stati Regionali, Accademia Urbense - Storia di Ovada n. 1, Ovada 2008, 514 pp
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I grandi cambiamenti sociali e politici degli ultimi anni e la crisi delle ideologie hanno prodotto una sorta di relativismo etico e culturale in cui si dissolvono le certezze del passato nell'indifferenza verso il sociale e nell'agire per il presunto interesse contingente.
Mai come oggi, il ruolo della storia assume le connotazioni di "risorsa strategica" per costruire un futuro che appartenga a tutti.
"Il tempo è la sostanza di cui l'uomo è fatto" e la memoria attraversa la dimensione della temporalità. Il tempo è una sequela di momenti, di fatti, di punti di riferimento a cui ciascuno e tenuto a dare significato e connessione.
Conoscere la storia del proprio Paese è come dare le fondamenta ad una costruzione.
Sapere ciò che è avvenuto nel passato significa valorizzare il presente, dargli un lustro diverso, significa far parlare luoghi e cose.
Piu specificatamente, in tempi recenti è stata proposta una nuova categoria storiografica denominata "storia di paese ".
Parimenti è utile sottolineare che essa è un sottoinsieme della storia di una civiltà, e conseguentemente, la storia locale ci rimanda ad una dimensione piu ampia della civilta cui si riferisce, proprio nel suo divenire storico. Dunque, una buona conoscenza della nostra storia locale significa acquisire, sapere, favorire la conoscenza precisa delle relazioni esistenti tra uomo e territorio e produce la consapevolezza di come strutture o eventi più generali si riflettano su di una comunità.
Resto convinto che il divenire di una civiltà passa dalla consapevolezza e dalla percezione delle storie "locali ", come le tracce lasciate dal divenire storico costituiscono una più corretta lettura di un territorio.
Sul piano formativo, infine, la storia locale può contribuire in modo importante all'educazione civica, al rispetto per l'ambiente e alla formazione dell'identità.
In quest'ultimo senso, una corretta percezione del rapporto tra storia locale, regionale, nazionale, europea e globale può essere determinante per acquisire la coscienza che l'identita sociale è fatta sì di differenze e di asimmetrie, ma anche e molto spesso di parallelismi e di percorsi condivisi. Quindi, la dimensione micro può essere utilmente sperimentata come una sorta di "apertura originaria" in chiave storica: l'apertura permessa dal rapporto più ravvicinato con le cose che ci circondano, il quale tuttavia rinvia immediatamente ad altre esperienze e dimensioni che ci trascendono e che trascendono il nostro consueto, e spesso angusto, orizzonte.


Il Sindaco della Citta di Ovada
Luigi Oddone