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Memorie dell'Accademia Urbense


Franco Resecco (a cura di), Gli ultimi giorni di Berlino (si salvi chi può), Memorie dell'Accademia Urbense (nuova serie) n. 17, Ovada 1995, 32 pp
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Lo scopo di questa piccola pubblicazione vuole rammentare ai lettori un breve film satirico ìntìtolato Gli ultimi giorni di Berlino, girato in Ovada e proiettato al Cinema Teatro Lux in apertura di uno spettacolo di beneficienza pro Ospizio Lercaro che si effettuò l'antivigilia di Natale del 1972. Dobbiamo dìre che la modesta pellicola ebbe un positivo impatto sul pubblico di allora per la sua felice sintesi comica e per gli improvvisati attori, autentiche macchiette piene di briosità.
Abbiamo scelto perciò di presentarvi alcune immagini tra le più suggestive del breve filmato che avevamo realizzato come novità di quell'anno.
Ed ecco rapidamente la trama de Gli ultimi giorni di Berlino:
Gli eventi precipitano, il conflitto volge al termine e l'ultima tenace resistenza del Terzo Reìch sta per essere infranta...
Nel bunker sotterraneo della cancelleria Hitler, furente per la disfatta, si sfoga con il suo comando generale; se la prende anche con Mussollini per le sue vane promesse. Tuttavia spera ancora nella famosa arma segreta del Prof. ERICH VON BULESEN, ultima sua carta da giocare. Ma è una effimera illusione. Il destino del terzo Retch è segnato, il bunker vìene distrutto e per il Fuhrer è la fine.


Questa piacevole iniziativa è stata ideata da me con la collaborazione di Dino Crocco come consulente ed aiuto regista; da ricordare anche per la realizzazione scenica il bravo Paolo Croceo sempre disponibile, l'operatore Massimo Cervetti, il fotografo di scena Lello Perfumo.
Un cordiale elogio va a tutti gli interpreti (attori improvvisati) a cominciare dal bravo Vittorio Bersi (Patota) , veramente professionale nella parte di Hitler, poi a Stefano Bombonato (Garibaldi), al caro Paolo Ottonello (Luce) ed a Bruno Bersi, gerarchi del quartier generale di Hitler; al sig. Gatto (Dè) e a Pino Bavazzano guardie fidate del bunker, al portaordini in bicicletta da corsa Carletto Soldi, popolare campione locale di ciclismo. Da ri cordare inoltre il sig. Biagio del Quighen (Bar Tavernetta) ed altri amici che gentilmente hanno prestato il loro aiuto per la realizzazione della pellicola. A tutti loro un nostro grazie.
Concludo con una nota di nostalgia per un tempo ancora capace di queste sane e sincere espressioni di umorismo popolare. Esse nascevano da cordiali frequentazioni di amici, in cui l'affiatamento e l'entusiasmo erano di casa.
Si sa, le cose sono cambiate rapidamente nel breve volgere di qualche anno; la televisione inchioda le persone sulle poltrone, le impigrisce e le svuota delle loro energie creative; anche il contesto sociale e di civiltà è profondamente mutato, e incide sulla serenità e sulla generosità che imili iniziative richiedono.
Mi auguro e auguro a tutti di saper ritrovare prima di tutto dentro di noi uno sguardo disinteressato e un animo di bambino, vera radice di un saper vivere gioioso, che sprizza vitalità, e sa ridere e sorridere con cose pulite e semplici.


Franco Resecco