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Lo scopo di questa piccola pubblicazione vuole rammentare ai lettori
un breve film satirico ìntìtolato Gli ultimi giorni
di Berlino, girato in Ovada e proiettato al Cinema Teatro Lux
in apertura di uno spettacolo di beneficienza pro Ospizio Lercaro
che si effettuò l'antivigilia di Natale del 1972. Dobbiamo
dìre che la modesta pellicola ebbe un positivo impatto sul
pubblico di allora per la sua felice sintesi comica e per gli improvvisati
attori, autentiche macchiette piene di briosità.
Abbiamo scelto perciò di presentarvi alcune immagini tra le
più suggestive del breve filmato che avevamo realizzato come
novità di quell'anno.
Ed ecco rapidamente la trama de Gli ultimi giorni di Berlino:
Gli eventi precipitano, il conflitto volge al termine e l'ultima tenace
resistenza del Terzo Reìch sta per essere infranta...
Nel bunker sotterraneo della cancelleria Hitler, furente per la disfatta,
si sfoga con il suo comando generale; se la prende anche con Mussollini
per le sue vane promesse. Tuttavia spera ancora nella famosa arma
segreta del Prof. ERICH VON BULESEN, ultima sua carta da giocare.
Ma è una effimera illusione. Il destino del terzo Retch è
segnato, il bunker vìene distrutto e per il Fuhrer è
la fine.
Questa piacevole iniziativa è stata ideata da me con la collaborazione
di Dino Crocco come consulente ed aiuto regista; da ricordare anche
per la realizzazione scenica il bravo Paolo Croceo sempre disponibile,
l'operatore Massimo Cervetti, il fotografo di scena Lello Perfumo.
Un cordiale elogio va a tutti gli interpreti (attori improvvisati)
a cominciare dal bravo Vittorio Bersi (Patota) , veramente professionale
nella parte di Hitler, poi a Stefano Bombonato (Garibaldi), al caro
Paolo Ottonello (Luce) ed a Bruno Bersi, gerarchi del quartier generale
di Hitler; al sig. Gatto (Dè) e a Pino Bavazzano guardie fidate
del bunker, al portaordini in bicicletta da corsa Carletto Soldi,
popolare campione locale di ciclismo. Da ri cordare inoltre il sig.
Biagio del Quighen (Bar Tavernetta) ed altri amici che gentilmente
hanno prestato il loro aiuto per la realizzazione della pellicola.
A tutti loro un nostro grazie.
Concludo con una nota di nostalgia per un tempo ancora capace di queste
sane e sincere espressioni di umorismo popolare. Esse nascevano da
cordiali frequentazioni di amici, in cui l'affiatamento e l'entusiasmo
erano di casa.
Si sa, le cose sono cambiate rapidamente nel breve volgere di qualche
anno; la televisione inchioda le persone sulle poltrone, le impigrisce
e le svuota delle loro energie creative; anche il contesto sociale
e di civiltà è profondamente mutato, e incide sulla
serenità e sulla generosità che imili iniziative richiedono.
Mi auguro e auguro a tutti di saper ritrovare prima di tutto dentro
di noi uno sguardo disinteressato e un animo di bambino, vera radice
di un saper vivere gioioso, che sprizza vitalità, e sa ridere
e sorridere con cose pulite e semplici.
Franco Resecco