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Dall'introduzione:
Nel
1990 prendeva il via, con l'edizione del volume Rocca Grimalda:
una storia millenaria, la nuova serie di "Memorie dell'
Accademia Urbense", le pubblicazioni monografiche alle quali
il nostro sodalizio affida il compito di approfondire un tema.
Poco dopo, un sostanzioso fondo documentario riguardante il castello
del luogo veniva donato all'Accademia del signor Luigi Macciò,
da quel momento il nostro archivio era quindi in grado di fornire
materiale di prima mano agli studiosi che vi si avvicinavano.
Oggi siamo ben lieti di dimostrare con i fatti l'utilizzo che è
stato fatto di quei documenti e ritornare a rivolgerei ai lettori
rocchesi per merito di una giovane autrice. Francesca Cacciola.
Il percorso di Francesca e del suo lavoro diventa, come lei stessa
racconta nella prefazione, emblematico della funzione che l'Urbense
svolge per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale
dell 'Ovadese e delle sue genti. Noi operiamo infatti: prima raccogliendo
la più vasta documentazione possibile sulla nostra zona che
viene posta successivamente a sostegno delle ricerche dei molti studenti
(soprattutto universitari) e degli studiosi interessati, poi diffondendo
attraverso le nostre pubblicazioni gli esiti delle loro ricerche.
Se la vicenda che ha portato all'edizione di questo saggio, è
usuale, di straordinario nell'opera c'è viceversa, e i lettori
a fine libro me ne daranno atto, il grande entusiasmo che ha motivato
la ricerca, la serietà, financo lo scrupolo, col quale essa
è stata condotta tale che non pare appartenere all'età
dell' autrice, infine, il legame affettivo che è stato stabilito
col luogo, sentimento che riesce a trasparire anche attraverso la
prosa necessariamente sobria dello scritto.
Dette queste cose, al curatore della collana non rimane che ringraziare
tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile la pubblicazione:
per prima Francesca, il cui impegno, che può essere di esempio
a molti, si è tradotto in pagine che ci faranno conoscere a
fondo il monumento più importante di Rocca; poi la famiglia
Daglio Spingardi Oliva, proprietaria del castello, che con atto di
vera liberalità ha consentito l'accesso ai locali e ai documenti
avuti rendendo possibile il più proficuo lavoro dell' autrice;
un grazie particolare è dovuto all'Amministrazione Comunale
di Rocca Grimalda che ha dato alla pubblicazione il suo patrocinio,
rinnovando con l'Accademia una collaborazione che in verità
non si è mai interrotta; ultima, ma non meno importante, la
Cassa di Risparmio di Torino sede di Ovada a cui va la nostra riconoscenza,
non solo per aver finanziato la stampa del volume, ma per aver fornito
un' ulteriore prova della sensibilità con la quale l'Istituto
segue le vicende delle nostre comunità.
In quanto all'opera, non vi sono dubbi, sarà fortunata! Lo
garantisce il numero di tredici che il caso le ha assegnato nella
collana.
Ed ora, buona lettura a tutti.
Alessandro Laguzzi
Presidente dell' Accademia Urbense